Prodotti tipici locali
Nel comprensorio del Comelico i prodotti e i piatti sono quelli della tradizione montana e, come in ogni area montana che si rispetti, le produzioni lattiero-casearie la fanno da padrone.
Il formaggio Comelico rappresenta una eccellenza ma non meno significativi sono latte, panna, burro, ricotta, tutti prodotti dal sapore deciso e dall'elevato grado di genuinità. Nella gamma delle carni da non perdere i prosciutti, lo speck e le "pendole" di polpa di manzo.
Pregevoli sono le trasformazione dei frutti di bosco (confetture) e dei prodotti del sottobosco che costituisco un altro piccolo fiore all'occhiello del territorio.
Consistente anche la produzione dolciaria dove spiccano le varietà di biscotti che, come nel caso dei Sartorelli, sono stati talmente apprezzati da finire nel vagone ristorante dell'OrientExpress.
I locali tipici offrono , "kneili", "mos", "pastin di capriolo" ma sono i "casunziei" il piatto per eccellenza che identifica il Comelico.
La tradizione ladina ha sempre utilizzato la farina di grano tenero come base di impasto, anche se al giorno d'oggi molti produttori usano quella di grano duro, perché garantisce maggior tenuta del ripieno e qualche giorno di freschezza in più. Chi, come il Panificio Eicher di Costalta, vuole restare fedele al gusto della tradizione continua a proporre l'impasto di farina tipo 0, uova ed acqua, con le variabili del gusto di ripieno che si sono succedute nel tempo e nelle varie zone. E' un luogo comune molto disinformato, infatti, quello che caratterizza i casunziei come dei ravioli col ripieno di rape rosse, perché questo piatto si produce e si mangia a Cortina d'Ampezzo.
Nella Ladinia bellunese, cioè nelle vallate del Cadore, di Zoldo, dell'Agordino, sono molte le variabili di ripieno dei casunziei (casanzes, csanzöi). In Agordino è apprezzato il ripieno con la zucca, in Comelico quello con i crauti o con l'erba menta. Ma prendendo informazioni e sperimentando i gusti sui prodotti della terra e della tradizione, nel panificio Eicher di Costalta si è arrivati, per ora, a ben diciotto variabili di ripieno tra cui: con patate e cipolla, con la dota (erba primaverile), con l'erba menta, con spinaci ed altre verdure di orto, con ricotta e spinaci, con radicchio di montagna, con i crauti, con i funghi porcini, con la zucca, con l'erba cipollina, con le rape rosse, con la pancetta, con lo speck del Comelico.
Fatta salva la piccola industria dell'occhiale le uniche attività artigianali della zona con una certa consistenza sono legate alla lavorazione artistica del legno e all'antiquariato che vanta una lunga tradizione nel recupero di oggetti provenienti dal Tirolo, dal Comelico e dal Cadore, che faranno la gioia dei molti appassionati.